Risposta alla “Lettera aperta dell'Associazione Bergamo Pride” e indirizzata alle Associazioni facenti parte del Tavolo contro l’omolesbobitransfobia promosso da Comune di Bergamo


Risposta alla “Lettera aperta dell'Associazione Bergamo Pride” e indirizzata alle Associazioni facenti parte del Tavolo contro l’omolesbobitransfobia promosso da Comune di Bergamo e Assessorato educazione alla cittadinanza, pace, legalità e trasparenza, pari opportunità.



Arcilesbica Libera Bergamo intende con la presente rispondere alla lettera aperta inoltrata e divulgata dall’Associazione Bergamo Pride, rivolgendosi non solo a quest’ultima ma anche a tutte le Associazioni territoriali facenti parte del Tavolo contro l’omolesbobitransfobia.

Partiamo con l’affermare il principio basilare e solo apparentemente banale, della libertà di pensiero e di espressione come garantito dalla Costituzione repubblicana e democratica su cui si fonda la nostra collettività e il nostro vivere sociale e politico; ed è implicito, a nostro avviso, che tale diritto possa essere esercitato da ognuno affidandosi al confronto costruttivo. Ogni atto compiuto fino ad oggi ai danni della nostra Associazione, tra cui, solo per citarne alcuni, minacce di stupro, intimidazioni, aggressioni e imbrattamenti volgari ai danni delle nostre donne e delle nostre sedi presenti sul territorio nazionale, è uni ingiustificabile tentativo di metterci a tacere e di alimentare l’odio verso le nostre persone e opinioni.


L’episodio cui fa riferimento la lettera dell’Associazione Bergamo Pride, costituisce un esempio chiarissimo di tutto questo: ci troviamo davanti all’ennesimo tentativo di interpretare in modo strumentale ciò che esce sui media col risultato, volontario o meno, di aumentare l’odio, delegittimare immotivatamente le idee contrarie e spianare la strada a pratiche anti-democratiche e diffamatorie. L’intolleranza e l’incapacità di gestire opinioni che non si allineano con quelle maggioritarie ci pare incompatibile con un tavolo che, almeno formalmente, è per sua costituzione una sommatoria di realtà differenti.

Premesso ciò, Arcilesbica Libera Bergamo non sarà presente al prossimo incontro del Tavolo contro l’omolesbobitransfobia in programma in data 14/03/2023, in quanto non intende sottoporsi all’inquisizione in atto da parte dei gruppi o delle associazioni promotori e promotrici dell’invito alla ritirata consapevole ma comunque indotta, ritenendo l’intera procedura fuori dai reali obbiettivi e dagli scopi a cui il Tavolo è chiamato a operare.

Arcilesbica Libera Bergamo ha aderito al Tavolo nelle stesse modalità attuate da tutti i gruppi ivi presenti e non intende accogliere l’invito a riconsiderare la sua partecipazione in quanto ha gli stessi diritti di ogni altra associazione a farvi parte e offre le proprie forze, laddove possibile, alle cause ritenute da noi tutte fondamentali e che concorrono in difesa di tutte le donne, in particolare quelle lesbiche. Ci preme ricordare che il Tavolo control’omolesbobitransfobia è un organo nato con l’idea di tutelarci e questa iniziativa risulta fin troppo al di là dei reali obiettivi a cui siamo chiamati.

L’Associazione Arcilesbica è presente sul territorio nazionale da anni, le posizioni e le idee politiche sono sempre state palesate, apertamente espresse, troppe volte travisate e strumentalizzate, ma pur sempre chiare. Le posizioni divergenti continuano ad essere quelle di sempre: sguardo critico al concetto di identità di genere, opposizione alla pratica della GPA, critica al sistema prostituente e all’industria capitalista del sesso, critica ad alcune posizioni della corrente transfemminista, specificando che le nostre posizioni non intendono discriminare le persone transessuali o transgender, come vorrebbero far credere i nostri detrattori, ma criticare l’invasione di campo che questa nuova corrente talvolta agisce ai danni delle donne, lesbiche e non, in ogni ambito della società (nello sport, nelle politiche delle pari opportunità, nelle politiche sociali e assistenziali ecc..) le cui conquiste sono state pagate spesso a caro prezzo dalle donne che ci hanno precedute.

La tutela di questi spazi è tutt’oggi doverosa, contrariamente a chi pensa che non sia più necessaria.

Noi siamo dalla parte delle donne e delle lesbiche in particolare e ogni tentativo di imporci un pensiero differente, soprattutto utilizzando metodi ingiustificabili come quelli elencati sopra, è, a nostro avviso, da considerare lesbofobo e misogino.

Alla luce di quanto sopra è evidente che la partecipazione alle iniziative del Tavolo sono in parte limitate dalle idee divergenti, ma non per questo Arcilesbica ha mai imposto o suggerito a qualsivoglia membro del tavolo l’allontanamento dal gruppo solo perché di idee opposte. Laddove sarà possibile collaborare e cooperare Arcilesbica sarà sempre in prima linea per la difesa dei diritti di tutti e delle lesbiche in particolare, laddove però questa cooperazione non fosse possibile Arcilesbica Libera Bergamo non vi parteciperà.

È in virtù di questa presa d’atto e soprattutto della volontà di lavorare nel territorio cui apparteniamo che noi come Arcilesbica Libera Bergamo abbiamo preso anche delle posizioni riguardo a questioni su cui ci è stato richiesto di esprimerci, coerentemente con i nostri principi. Abbiamo sostenuto Bergamo Pride nella disputa con Arcigay per l’organizzazione del Pride, ritenendo che fosse l’unico organo deputato alla sua realizzazione, abbiamo sostenuto attivamente la candidatura dell’allora Presidente del Bergamo Pride alla direzione dell’Associazione Arcigay Bergamo, sempre per questo motivo partecipiamo a tutte le iniziative proposte dalle Associazioni aderenti al Tavolo, ad esclusione di quelle non in linea con le nostre idee, e vi partecipiamo sempre perché convinte che il confronto debba essere costruttivo, pur non ricevendo, in taluni casi, lo stesso trattamento.

In conclusione riteniamo che il Tavolo dovrebbe tener conto delle seguenti osservazioni:

1. Nessun/a partecipante al tavolo dovrebbe prevaricare su un altro né mettere in discussione chi debba o non debba appartenervi essendo questo un tavolo istituzionale a cui tutti/e possono partecipare;

2. Non debba esserci l'imposizione di un pensiero unico a cui tutti e tutte devono aderire solo perché un pensiero o un’idea è ritenuta più giusta di un’altra; 

3. Fare della cooperazione sana e rispettosa un concetto cardine della buona riuscita dell’operato del tavolo.

Proponiamo infine, a titolo di esempio, un elenco non esaustivo di possibili iniziative a cui riteniamo si possa cooperare insieme:

1. Episodi di lesbofobia: ad esempio durante lo svolgimento della mostra “Noi, le Lesbiche!” organizzata dalla nostra associazione ad ottobre 2022 che pare non siano state di interesse alcuno;

2. Iniziative a supporto di una legge o intervento in tema di adozioni da parte delle persone LGBT;

3. Assistenza a giovani lesbiche, provenienti da altri paesi, che si trovano a dover affrontare ostilità familiari;

4. Iniziative di sensibilizzazione sulla prevenzione in materia di salute sessuale femminile;

5. Misoginia, violenza sulle donne, disparità di genere, imprenditoria femminile;

6. Iniziative a supporto della salute psicologica per tutte le persone LGBT, liberamente accessibili;

7. Realizzazione di eventi per la diffusione della cultura lesbica;

8. Campagne di sensibilizzazione nelle scuole e negli spazi socioculturali;

 9. Incontri ed eventi volti alla conoscenza della storia del movimento LGBT bergamasco. 

Concludiamo la nostra replica rinnovando la nostra disponibilità a lavorare con le altre Associazioni del Tavolo, nel rispetto delle nostre idee, ed invitiamo le stesse a riflettere sulle modalità adottate nei confronti delle nostre persone, in quanto donne e in quanto lesbiche facenti parte della vostra stessa comunità.

Saluti

Arcilesbica Libera Bergamo

Bergamo, 14/03/2023

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